L’ex presidente brasiliano Fernando Henrique Cardoso, in carica dal 1995 al 2002, ha paragonato Luiz Inacio Lula de Silva a Benito Mussolini, in una infuriata campagna elettorale per le presidenziali del 3 ottobre che vede di fronte la pupilla del presidente uscente, Dilma Rousseff, e il rivale del partito socialdemocratico, Josè Serra.
”L’altro giorno ho visto un film su Mussolini: “Vincere” – ha detto Cardoso in una riunione del partito socialdemocratico – Ho provato orrore, perchè Mussolini aveva quasi l’unanimità , tutti stavano dalla sua parte. Parlava alle masse molto bene. C’è mancato chi frenasse Mussolini. Chiaro che Lula non ha niente a che vedere con lui nel senso specifico. Ma lo stile è quello, dire che io sono tutto, che io voglio il potere totale. Non può essere così. Qualcuno deve fermare Lula”.
Cardoso ha rincarato la dose affermando che ”Lula si è convertito in un militante, in un capo di una banda che va oltre i limiti dello Stato di diritto”. E ha concluso ipotizzando che Lula deve avere dei ”problemi freudiani”: ”Lui vive denigrando il mio governo. Ha perso da me due volte e non l’ha mai digerito. Vuole sconfiggermi di nuovo, ma non sono piu’ candidato. Lula non ha bisogno di essere tanto meschino da passare il tempo a distorcere dati”.
A poco più di due settimane dal voto, la pupilla del presidente Lula, Rousseff, guida sempre i sondaggi sulle intenzioni di voto con più del 50%, contro il 25% il rivale Serra, un oriundo calabrese. Se le cose resteranno così la Rousseff, del Pt (Partido dos Trabalhadores) di sinistra, si imporrà sul centrista Serra già al primo turno. Lula non può essere rieletto perchè alla fine di due mandati di quattro anni ciascuno (2003-2010).