BUENOS AIRES – Il leader del partito conservatore 'Proposta Repubblicana' (Pro), Mauricio Macri, un imprenditore di 52 anni di origine italiana, e' stato rieletto sindaco di Buenos Aires con il 64,3% dei voti nel ballottaggio che ieri lo vedeva opposto al peronista Daniel Filmus, in corsa per il Fronte per la Vittoria (Fpv), lo schieramento di governo della presidente Cristina Fernandez de Kirchner.
Nel commentare il risultato il quotidiano 'Clarin', schierato contro il governo, sostiene che ''Macri ha affondato il kirchnerismo''. Il filogovernativo 'Pagina 12' sottolinea invece che l'Fpv ''e' la piu' importante forza nella capitale che ha un candidato nazionale''. In effetti, il Pro non si presenta alle presidenziali del prossimo ottobre, mentre Cristina Fernandez ha gia' annunciato che si candidera' a succedere a se stessa.
Ad ogni modo, attenta al risultato di ieri, la presidente ha inaspettatamente telefonato al riconfermato 'governatore' Macri per complimentarsi con lui.
''La ringrazio per la sua iniziativa'', ha detto subito dopo il sindaco. Che, inoltre, non ha esitato ad annunciare che punta alle presidenziali del 2015, pur se, per quelle di quest'anno, ha ritirato la sua candidatura, dopo che i suoi consulenti gli hanno detto che non aveva alcuna chance.
In merito i media anti-governativi insistono sul fatto che il trionfo di Macri e quelli recenti di altri sindaci che si oppongono all'Fpv – o 'kirchenerismo' – mettono in forse la quasi scontata vittoria di Cristina Fernandez gia' al primo turno delle presidenziali di ottobre.
In tal senso, e' grande l'attesa politica per le primarie obbligatorie del prossimo 14 agosto – praticamente non necessarie perche' i candidati sono stati gia' tutti scelti dai rispettivi partiti -, ritenute una sorta di 'cartina di tornasole' numerica per quanto uscira' dalle urne tra due mesi.
