CITTA’ DEL VATICANO – Charles Chaput, 67 anni, frate cappuccino e finora arcivescovo di Denver, e’ il nuovo arcivescovo di Filadelfia. Il Papa lo ha nominato dopo aver accettato le dimissioni per limiti di eta’ del cardinale Justin Rigali. Questi aveva dovuto affrontare pesanti critiche da febbraio, quando un report del Grand Jury aveva lanciato l’accusa secondo cui l’arcidiocesi di Filadelfia non era riuscita a fare chiarezza su accuse di abusi sessuali a carico di 37 sacerdoti, e a punire i responsabili.
Le critiche dell’opinione pubblica, anche cattolica, all’operato di Rigali in un campo cosi’ delicato, hanno forse indotto Benedetto XVI ad accogliere martedi le dimissioni che il porporato, secondo le norme canoniche, aveva presentato nell’aprile 2010 al compimento dei 75 anni.
Il nuovo arcivescovo della importante diocesi statunitense e’membro della tribu’ nativa americana dei ”Prarie Band Potawatomi”, e’ nato in Kansas, prete dal 1970, dopo vari incarichi all’interno dell’Ordine, nel 1988 e’ stato nominato vescovo di Rapid City, South Dakota, e dal 1997 e’ arcivescovo di Denver.
Il cardinale Rigali – molto noto negli ambienti della Curia romana, dove ha lavorato per anni, e in Segreteria di Stato, e come presidente della Pontificia accademia ecclesiastica, e come segretario della Congregazione per i Vescovi, prima di essere nominato arcivescovo di St. Louis nel 1994 – conclude probabilmente con amarezza la sua carriera ecclesiastica, per non essere riuscito a gestire il problema pedofilia con fermezza, decisione e rigore, come esige Benedetto XVI e come chiedono i fedeli. Nel 2003 è diventato arcivescovo di Filadelfia e nello stesso anno Giovanni Paolo II lo ha creato cardinale.
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