Santiago (Cile) – Il presidente cileno Sebastian Pinera ha celebrato oggi il primo anniversario di uno dei più forti terremoti mai registrati, elogiando i progressi fatti dal governo nella ricostruzione e invitando all'unitĆ nazionale, ma i suoi oppositori hanno organizzato delle proteste e messo in dubbio le cifre che ha citato. Nel terremoto di magnitudo 8.8 della scala Richter del 27 febbraio 2010 sono morte 524 persone, ci furono 31 dispersi. I danni in Cile ammontano a 30 miliardi di dollari. Il sisma distrusse strade e ospedali, rese impraticabili le strade e lasciò 220mila famiglie senza una casa. Un anno dopo il Cile ha riparato più di 200 ponti, ricostruito le maggiori autostrade e ripristinato tutte le aule e i letti d'ospedale, anche se in strutture temporanee. Migliaia di famiglie vivono ancora in campi di accoglienza, in capanne in legno senza acqua corrente, condividendo i bagni e soffrendo per il cattivo tempo. "Abbiamo ancora tanta strada da fare per arrivare alla ricostruzione", ha riconosciuto Pinera durante una cerimonia nella cittĆ costiera di Constitution. Decine di dimostranti con bandiere cilene e palloncini neri sono stati tenuti poco lontano dalla zona. Constitution ĆØ stata una delle cittĆ più colpite dallo tsunami provocato dal terremoto e sulla cittĆ si sono abbattute onde alte otto metri.
