Compiendo un passo che sembra avvicinarla di piĆ¹ a prendere le distanze dalla Corea del Nord, sua amica e alleata, la Cina, attraverso il primo ministro cinese Wen Jiabao, ha affermato che ”non difenderĆ chiunque sia responsabile” dell’affondamento della nave da guerra sudcoreana Cheonan e della morte di 46 marinai che esperti internazionali ritengono sia stata opera della Corea del Nord, a quanto riferisce l’Associated Press.
La presa di posizione di Wen ĆØ avvenuta dopo l’incontro avuto a Seul col presidente sudcoreano Lee Myung-bak, e l’appello lanciato giovediĀ alla Cina dal segretario di stato Usa Hillary Clinton perchĆØ esamini concretamente i fatti relativi all’affondamento.
Wen ha detto al presidente Lee che la Cina deciderĆ la sua posizione dopo aver attentamente esaminato tutte le indagini internazionali fin qui condotte riguardo all’affondamento.
L’appoggio Cinese alle Nazioni Unite per una risoluzione di condanna della Corea del Nord sarebbe cruciale, in condiderazione che Pechino ha potere di veto in Consiglio di Sicurezza.
Durante la sua visita di giovedi a Seul la Clinton non poteva essere piĆ¹ esplicita nel suo appello alla Cina: āNoi crediamo ā ha detto ā che sia nellāinteresse di tutti, inclusa la Cina, persuadere efficacemnte la Corea del Nord a cambiare la direzione della sua politicaā.
La Clinton ha praticamente implorato i cinesi di leggere il rapporto di 400 pagine del governo sudcoreano la cui conclusione ĆØ che ĆØ stato un sottomarino nordcoreano a silurare ed affondare la nave da guerra sudcoreana nel marzo scorso.