Il vertice dei leader dellโUnione Europea deve concretizzare oggi, 11 dicembre, la cifra di finanziamento che lโUe รจ disposta a dare ai Paesi in via di sviluppo per combattere gli effetti del cambiamento climatico, tra il 2010 e il 2012.
Esperti dei Ventisette Paesi membri e delle istituzioni comunitarie hanno lavorato per tutta la notte nel tentativo di definire una cifra.
LโUe aveva proposto inizialmente che venissero messi a disposizione 100 miliardi di euro per le nazioni povere entro il 2020. Ma nella prima giornata di negoziati, i leader hanno raggiunto un accordo molto piรน stentato, un compromesso di portata ridotta pari a 1,8 miliardi di euro allโanno, che presuppone un totale di 5,4 miliardi per i tre anni dal 2010 al 2012. Lโobiettivo della presidenza รจ di arrivare ad almeno 2,2 miliardi allโanno.
Intanto, il finanziere miliardario George Soros ha detto di aver trovato una strada per sbloccare lo stallo sui finanziamenti per il clima in discussione in questi giorni a Copenhagen, usando gli asset del Fondo monetario internazionale.
I colloqui Onu nella capitale danese, che puntano a un nuovo accordo sul clima che sostituisca il protocollo di Kyoto, sono fermi sui costi per tagliare le emissioni e preparsi a maggiori periodi di siccitร , inondazioni e innalzamento dei mari.
Soros ha detto che i paesi sviluppati potrebbero investire una porzione dei loro 283 miliardi di dollari dei diritti speciali di prelievo dellโFmi in progetti per il taglio delle emissioni nelle nazioni emergenti. Gli stessi progetti potrebbero pagare gli interessi sui 100 miliardi di dollari proposti da spendere nei prossimi 10 anni, mentre le riserve di oro dellโFmi garantirebbero capitale e interessi. Soros si รจ detto consapevole della serie di ostacoli alla sua proposta, compresa lโapprovazione del congresso Usa e quella del direttore dellโFmi.