L’ex presidente sovietico, Mikhail Gorbaciov, voleva destituire il leader dell’allora Rdt, Erich Honecker, già nel 1987, con l’aiuto dei servizi segreti russi, per sostituirlo con Hans Modrow, che avrebbe dovuto avere un ruolo nel condurre le riforme della Perestroijka anche nella Germania comunista.
E’ quanto emerge da un’intervista all’ex responsabile del settore stampa della Sed (l’ex Partito Socialista Unificato Tedesco), Gunter Schabowski, realizzata per conto della Berliner Morgenpost dallo storico Dmitrij Chmelnizki.
“Nel 1987 ci fu un incontro segreto a Dresda” nel quale si parlò di quale ruolo Modrow avrebbe potuto avere nell’introdurre le riforme di Gorbaciov nella Rdt” ha detto Schabowski. All’incontro parteciparono anche l’allora capo della Stasi, Markus Wolf, il capo del Kgb, Dmitri Krjutschkow, e lo stesso Modrow.
Modrow, che oggi ha 81 anni è stato presidente del consiglio dei ministri della Germania dell’Est dal 1989 – anno della caduta
del Muro – al 1990.
La Perestrojka doveva arrivare anche nella Germania comunista, due anni prima della caduta del Muro di Berlino: lo aveva deciso l’ex presidente sovietico, Mikhail Gorbaciov, che nel 1987 voleva destituire il leader dell’allora Rdt, Erich Honecker, con l’aiuto dei servizi segreti
russi.
La rivelazione giunge nel giorno del quarantottesimo anniversario della costruzione del muro di Berlino (il 13 agosto del 1961), dall’uomo che ne annunciò ai giornalisti la caduta: Gunther Schabowski, ex responsabile del settore stampa della Sed (ilPartito Socialista Unificato della Rdt).
Krjutschkow, racconta Schabowski, “mascherò con il ‘Politburo’ (l’esecutivo del partito) la sua visita con un viaggio di vacanza” e chiese come accompagnatore Markus Wolf. Una richiesta, questa, che già allora sembrò “molto strana” allo stesso Schabowski.
Wolf, da parte sua, si era dimesso dalla Stasi il mese precedente – il 5 febbraio di quell’anno – suscitando stupore nel Paese e si era messo in contatto con artisti e intellettuali della Rdt presentatosi come un possibile successore di Honecker.
Solo Modrow, l’unico testimone ancora vivente del verticesegreto di Dresda, conferma al Morgenpost che “l’incontro c’é stato, il 4 marzo del 1987” e che c’erano anche Wolf e Krjutschkow. Quest’ultimo, “voleva sapere come giudicavo la situazione nella Rdt”, ha detto.
Modrow afferma però di non ricordare di un probabile golpe contro Honecker, ma storici e persone vicine a Krjutschkow – interpellati dal Morgenpost – confermano che sarebbe dovuto diventare lui il Gorbaciov tedesco e che nell’Urss era nota l’antipatia che l’allora segretario del Pcus provava per Honecker.
Lo stesso Valentin Falin, ex consigliere di Gorbaciov, spiega al giornale che i dirigenti sovietici già nel 1987 stavano cercando un successore di Honecker. Né Wolf, né Modrow riuscirono però nel loro intento. Già durante le ‘manifestazioni del lunedi”, iniziate a Lipsia nel settembre del 1989, i cittadini chiedevano la testa del capo della Stasi.
Modrow dovette invece aspettare fino alla caduta del Muro (9 novembre 1989) e divenne poi l’ultimo presidente del Consiglio dei ministri della Germania dell’Est, dal 1989 al 1990. Oggi ha 81 anni e fa parte del ‘consiglio degli anziani della Linke, la sinistra tedesca.
Hans Modrow fu eletto primo ministro della Repubblica democratica tedesca (Rdt) il 13 novembre del 1989, pochi giorni dopo la caduta del Muro di Berlino. Fautore delle delle riforme nel Paese e sostenitore di Michail Gorbaciov, già prima che il presidente sovietico divenisse popolare nella Germania orientale, Modrow – nato il 27 gennaio del 1928 a Jasenitz, al confine nord tra la Polonia e la Germania – oggi ha 81 anni.
Laureato in scienze politiche dopo aver fatto il meccanico, Modrow proveniente da una famiglia operaia e cominciò la carriera politica come capo della gioventù comunista a Berlino Est tra il 1953 e il 1961. Nel 1967 entrò nel comitato centrale della Sed, il partito di unità socialista, dopo aver frequentato la scuola superiore del Pcus di Mosca, dove si diplomò.
Di carattere schivo e dalla fama di incorruttibile, Modrow – che ha partecipato alle dimostrazioni di protesta poco prima della caduta del Muro – ha sempre vissuto nel suo piccolo appartamento di tre stanze a Dresda, con la moglie e i due figli, senza servirsi della residenza secondaria cui aveva diritto quale alto dirigente del partito. Dopo la riunificazione, è stato membro del Pds, il partito nato dalle ceneri della Sed e nel 1990 divenne deputato nel Bundestag proprio con il Pds, mentre nel 1999 venne eletto al Parlamento Europeo.
Dal 2007 è membro del consiglio degli anziani della Linke, la sinistra tedesca.
