Il Segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, è giunto nella sede del Parlamento Ue di Bruxelles, dove ha avuto un colloquio con il presidente Hans Gert Poettering, e poi un dibattito con alcuni rappresentanti dei giovani europei.
Si tratta della prima visita del Segretario di Stato Usa alle istituzioni europee. Clinton si è poi recata nella sede del Consiglio Ue per incontrare la Troika Ue. Il Segretario di Stato Usa ha toccato vari punti sul rapporto Europa – Stati Uniti.
«Ue e Usa sono uniti nella loro visione del futuro, quello che vogliamo costruire insieme, e comunque è uno di quei momenti della storia in cui non abbiamo scelta, dobbiamo stare insieme per affrontare le grandi sfide che ci si pongono», ha detto la Clinton.
Gli insediamenti israeliani in Cisgiordania «non aiutano il processo di pace e saranno oggetto di discussione in sede di negoziati» per la soluzione del conflitto israelo-palestinese. I negoziati di pace in Medio Oriente «inizieranno subito, non appena sarà formato il nuovo governo israeliano», e avranno come obiettivo arrivare «alla soluzione dei due Stati».
«La crisi è un momento propizio per fare investimenti, per dimostrare la nostra volontà di raggiungere un accordo globale sul clima». Per la Clinton «è intelligente fare ora gli investimenti per convertire gradualmente l’industria e farla diventare verde». Ella ha poi ribadito «il cambiamento di rotta rispetto alla scorsa amministrazione Usa: noi sosteniamo la necessità di raggiungere un accordo globale sul clima alla prossima conferenza di Copenaghen», prevista per dicembre, dove si dovrà adottare il nuovo piano post-Kyoto.
La costruzione dell’Unione europea e il processo di integrazione comunitaria «è un miracolo», ha detto il segretario di stato. «L’Europa è vista da molti come un miracolo. Non soprannaturale, ma come il frutto di un grande lavoro di uomini e donne».
La visita della Clinton a Bruxelles è definita dal settimanale tedesco Spiegel l’inizio dell’offensiva del sorriso del presidente Obama in Europa per ristabilire cordiali rapporti transatlantici, logorati dalla presidenza Bush. Il vice-presidente Joe Biden incontrerà leader della Ue martedi prossimo e il 5 aprile lo stesso Capo della Casa Bianca presenziera’ al vertice Ue-Usa nella Repubblica Ceca.
La prima tappa europea di Obama sarà Londra dove il primo di aprile discuterà della crisi finanziaria con i leader del G-20. Il 3 aprile incontrerà il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nicolas Sarkozy, prima di recarsi al summit della Nato a Strasburgo ed a Kehl, in Germania, il 3 e 4 aprile, che celebrerà il 60esimo anniversario dell’organizzazione atlantica. Infine il presidente si recherà a Praga il 4 e 5 aprile per partecipare al vertice Ue-Usa.
Allora, si chiede lo Spiegel, le relazioni transatlantiche saranno di nuovo rose e fiori? Non proprio, ma, scrive il settimanale, è probabile che si addiverrrà a nuove forme di consultazione, anche se l’Europa, non essendo un’area di crisi, non è in cima alle preoccupazioni americane.
Cristina Gallach, portavoce di Javier Solana, ritiene che gli argomenti principali nei rapporti Ue-Usa debbano essere approcci condivisi su tutti i problemi più urgenti: l’Afghanistan, l’Iran, il Medio Oriente, la crisi finanziaria e il clima.
Secondo certi analisti, la nuova amministrazione è pragmatica e desidera ascoltare gli europei, ma non sa bene chi ascoltare, essendo tante le voci. Per questa ragione, rilevano, è probabile che Obama ascolterà maggiormente i Paesi più grandi, come la Germania, un fatto che risulterà importante nel quadro delle relazioni tra l’Occidente e la Russia. La Clinton domani incontrerà il ministro degli esteri russo Sergey Lavrov a Ginevra.
LG