SEUL, COREA DEL SUD – La Corea del Sud รจ pronta ad abbattere il missile che la Corea del Nord si accinge a lanciare il mese prossimo se dovesse sorvolare il suo territorio, a quanto ha dichiarato un portavoce del ministero della difesa di Seul. Militari sudcoreani ed americani stanno attentamente sorvegliando l’attivitร in corso nella base nordcoreana di Tongchang-ri, dove ‘intelligence di Seul ha confermato che il misile รจ stato trasferito.
La Corea del Sud teme che il primo stadio del missile, che dovrebbe cadere nel Mar Giallo tra la Corea del Sud e la Cina, possa precipitare nel territorio di Seul. ”Stiamo allestendo misure dirette a seguire la traiettoria del missile ed abbatterlo se dovesse cambiare rotta e cadere nel nostro territorio”, ha detto il portavoce del ministero. Stesso avvertimento รจ stato fatto a Pyongyang dal Giappone.
La Corea del Nord ha annunciato che lancerร il missile per mettere in orbita un satellite tra il 12 e il 16 aprile per commemorare il centesimo anniversario della nascita del fondatore del Paese Kim Il-Sung. Il regime di Pyongyang insiste nel dire che ha il diritto di lanciare un satellite a scopi pacifici, ma gli Stati Uniti ed altri Paesi credono che il lancio sia un test missilistico sotto mentite spoglie, affermano che lanci di missili balistici per qualsiasi scopo sono vietati dalle risoluzioni delle Nazioni Unite. Il portavoce ministeriale ha ribadito la convinzione di Seul secondo cui il lancio รจ inteso a sperimentare un missile a lunga gittata dotato di ogive nucleari.
Il presidente Barack Obama, a Seul per un summit sulla sicurezza nucleare, ha dichiarato che il lancio metterebbe a repentaglio una recente offerta americana di aiuti alimentari alla Corea del Nord in cambio di un parziale congelamento dell’attivitร nucleare e di una moratoria sui test missilistici. Il primo ministro sudcoreano Kim Hwang-Sik ha dichiaratodal canto suo che i comportamenti di Pyongyang sono diventati ancor piรน imprevedibili dalla morte del leader Kim Jong-il, cui รจ succeduto il figlio Kim Jong-un.