
epa03855456 North Korean leader Kim Jong-un (L) meets with former NBA star Dennis Rodman in Pyongyang, North Korea, on 07 September 2013, according to the regime's official Korean Central News Agency. The news wire said that they watched a friendly basketball game and had dinner together. The photo is released by the Rodong Sinmun, an organ of the ruling Workers' Party of Korea. EPA/Rodong Sinmun / HANDOUT SOUTH KOREA OUT HANDOUT EDITORIAL USE ONLY/NO SALES

PYONGYANG – Dennis Rodman, l’ex superstar del basket Nba di Detroit Pistons e Chicago Bulls, torna in Corea del Nord da “suo fratello” Kim Jong-un, fiducioso di poter “aprire una porta” di dialogo, in un momento di aspre tensioni regionali legate ai programmi nucleari e missilistici di Pyongyang. “Sono sicuro che lui è piuttosto felice del fatto che io sono qui per tentare di raggiungere qualcosa di cui entrambi abbiamo bisogno”, si è limitato a rispondere l’eccentrico ex giocatore, con cinque titoli Nba all’attivo, parlando oggi all’aeroporto di Pechino prima di imbarcarsi per il Nord, in merito a una domanda dei giornalisti se avesse avuto un colloquio con il presidente Usa Donald Trump.
Rodman, ad ogni modo, ha detto che il proposito della sua visita, la prima dal 2014, non è la liberazione dei cittadini americani detenuti nel Nord, aggiungendo però di essere “piuttosto sicuro di poter fare qualcosa di molto importante”. Quanto all’incontro con Kim, “saprò se è possibile quando arriverò a Pyongyang”.
