10:18 Domate le fiamme del gasdotto ”Sono state domate le fiamme del gasdotto di El Arish e non si registrano vittime per l’esplosione”. È quanto ha reso noto una fonte del governatorato del Sinai egiziano, citata dalla tv satellitare ‘al-Arabiya’.
10:13 Merkel: “Occidente si schieri con i dimostranti” Il mondo occidentale deve appoggiare i dimostranti in Egitto in nome delle libertà universali che tutti i paesi sono tenuti a rispettare. Lo ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel, durante il suo intervento alla conferenza internazionale sulla sicurezza, in corso a Monaco di Baviera. ”Chi saremmo se non ci schierassimo con queste persone, che stanno dicendo apertamente ciò che li angoscia?”, si è chiesta la Merkel.
09:56 Mubarak potrebbe rifuggiarsi in Montenegro Una volta lasciato l’Egitto Mubarak potrebbe rifugiarsi in Montenegro. È questa l’ipotesi del quotidiano di Podgorica, Dan, alla luce degli stretti interessi economici che legano la famiglia e i fedelissimi del rais alla piccola Repubblica adriatica. Il figlio di Mubarak, Jamal “lo scorso anno ha siglato un contratto con il governo montenegrino per realizzare un esclusivo complesso turistico vicino Tivat” osserva il giornale. Un progetto in cui il miliardario egiziano, Nagib Saviris, proprietario della società di telecomunicazione Orascom, “ha annunciato che investirà 1,1 miliardi di euro” scrive Dan.
9.33 L’esplosione al gasdotto ha preso di mira la parte giordana L’attacco al gasdotto egiziano oggi nel Nord Sinai e’ stato opera di ”elementi stranieri” che hanno preso di mira il tratto della struttura che trasporta gas verso la Giordania, ha detto alla Reuters un responsabile locale della sicurezza Dal canto suo, anche la Radio israeliana ha confermato che l’esplosione non ha interessato la partedella struttura diretta in Israele e che l’interruzione del flusso e’ stata una decisione presa a titolo precauzionale.
09:19 Mubarak incontra ministri economici Il presidente egiziano Hosni Mubarak incontra i ministri economici del nuovo governo. Lo riferisce l’agenzia Mena
09:18 Esplosione gasdotto: “Atto di sabotaggio” L’esplosione al gasdotto fra Egitto e Israele nella cittadina di El Arish è un atto di sabotaggio. Lo hanno detto fonti del governatorato del nord Sinai, spiegando che l’esplosione di questa mattina non ha provocato né vittime né feriti perché l’installazione è distante dal centro abitato. Le fonti hanno spiegato anche che l’incendio che è scoppiato dopo l’esplosione è stato domato.
09:16 Manifestanti bloccano carri armati a piazza Tahrir Decine di dimostranti hanno cercato di impedire ai carri armati dell’esercito di lasciare piazza Tahrir, nel centro del Cairo, per timore di altre violenze dopo Gli scontri di mercoledì e giovedì con i sostenitori di Mubarak
09:15 Francia blocca vendita di armi a Egitto Il governo francese afferma di aver sospeso le autorizzazioni di esportazioni di materiale bellico verso l’Egitto: la decisione, secondo quanto riferito dal gabinetto del primo ministro Francois Fillon al sito on line di Le Monde, è diventata operativa il 27 gennaio scorso. Forse dettata dalle polemiche sulla fornitura di bombe lacrimogene francesi alla Tunisia, la sospensione riguarda anche tutto il materiale necessario al mantenimento dell’ordine pubblico e gli esplosivi.
09:14 Sospeso flusso di gas da Egitto a Israele L’Egitto ha sospeso il flusso di gas verso Israele, in seguito all’esplosione nel gasdotto che collega i due paesi a El Arish nel Sinai. Lo riferisce la televisione di stato egiziana.
09:12 Rilasciati attivisti di Amnesty e Human rights watch Due attivisti di Amnesty international, il ricercatore di Human rights watch, Daniel William e due giornalisti stranieri sono stati rilasciati ieri dalle autorità egiziane. Lo riferisce oggi Human rights watch (Hrw) in un comunicato, in cui sollecita l’immediato rilascio dei colleghi egiziani ancora in stato di arresto.
09:11 El Baradei: “Pronto a presidenza se lo vuole la gente” Il leader dell’opposizione egiziana Mohamed El Baradei si è detto pronto a correre per la presidenza del paese a condizione che “lo voglia la gente”. Tuttavia, in un’intervista alla tv araba al Jazeera, elbaradei ha preisato che “la mia priorità ” in questo momento “è la transizione verso un regime democratico”.
09:07 Ministro Finanze egiziano chiede scusa a giornalisti Il neo ministro egiziano della Finanze Samir Radwan in una intervista alla CNN ha presentato le sue scuse per i tutti i casi di “maltrattamenti” ai giornalisti e ai manifestanti da parte delle forze dell’ordine egiziane. “Voglio presentare le mie scuse a tutti i giornalisti, tutti gli stranieri e tutti gli egiziani che sono stati vittime di maltrattamenti”, ha detto Radwan, nominato ministro lunedì scorso, 31 gennaio.
09:07 Esplosione in un gasdotto nel Sinai Attacco contro un gasdotto che rifornisce Israele nel nord del Sinai, al confine tra Egitto e lo stato ebraico. Lo riferiscono un responsabile e l’emittente araba al Jaazera.
09:06 Arrestato il direttore dell’ufficio di al Jazeera Il direttore dell’ufficio di al Jazeera al Cairo e uno dei suoi giornalisti sono stati arrestati, il giorno dopo un saccheggio che ha colpito la sede: lo riferisce l’emittente satellitare del Qatar. Le autorità egiziane hanno già vietato dal 30 gennaio all’emittente araba di coprire le rivolte contro il presidente hosni mubarak e di lavorare in egitto. Al jazeera ha da sempre relazioni tese con il governo egiziano.
09:03 Dodicesimo giorno di proteste La ‘rivoluzione’ egiziana entra nel suo 12mo giorno, mentre per tutta la notte ed oggi all’alba i dimostranti hanno sfidato ancora il coprifuoco a piazza Tahrir, diventata l’epicentro della rivolta al Cairo, e ad Alessandria. Le proteste nel corso della notte sono state in generale pacifiche, ma al Jazeera ha riportato questa mattina all’alba la polizia ha sparato in aria nella piazza della capitale. Il coprifuoco era stato accorciato di tre ore, diventato dalle 7 di sera alle 6 del mattino.