Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha votato oggi nella città satellite di San Paolo, S.Bernardo do Campo, e ha detto che se la sua pupilla Dilma Rousseff non verrà eletta subito alle presidenza del Brasile, non è affatto preoccupato per il ballottaggio del 31 ottobre.
”Io non ho mai vinto le elezioni al primo turno – ha affermato il ”presidente operaio” – né nel 2002 n nel 2006. La Rousseff solo dovrà aspettare 30 giorni ad essere eletta se va al ballottaggio. L’importante è che Dilma abbia un largo margine di vantaggio”.
Anche i sondaggi che questa notte hanno dato la Rousseff in testa con il 50% dei consensi sull’oriundo calabrese José Serra, ex governatore di San Paolo, con il 31%, la danno ampliamente vincitrice al ballottaggio con un vantaggio che in certi casi supera il 20%.
L’ex tornitore meccanico, fondatore del Pt (Partito dei Lavoratori), ha detto scherzosamente di essersi meravigliato nel non vedere la sua foto sull’urna elettronica per la prima volta in 21 anni e in cinque votazioni alla presidenza del Brasile: ”Viviamo un momento straordinario di consolidamento della democrazia brasiliana – ha detto uscendo dal seggio della scuola statale Firmino Correia, nella città industriale dove è cresciuto come sindacalista – Questo spettacolo di democrazia non è diffuso in molti paesi. Ho solo trovato deplorevole di essere andato votare e non aver visto per la prima volta la mia faccia apparire nell’urna”.
Ha quindi dichiarato che, dopo il primo gennaio 2011, data della fine del suo secondo mandato, non si candiderà per nuovi incarichi politici ma tornerà a vivere nella sua casa di S.Bernardo do Campo: ”Quando uno passa per la presidenza del Brasile ha bisogno di un po’ di riposo”.
