A quarantotto ore dalla chiusura dei seggi in Iraq, secondo i dati forniti oggi a Baghdad dall’istituto indipendente di monitoraggio elettorale ‘Ayn’, la lista sciita del premier uscente Nuri al Maliki è in vantaggio in nove delle 18 regioni irachene, mentre la coalizione laico-sunnita guidata dal diretto rivale, l’ex premier Iyad Allawi, è prima in altre cinque regioni.
I sondaggi ridimensionano, su media nazionale, l’altra coalizione religiosa sciita capeggiata da Ibrahim Jaafari.
I risultati definitivi non sono attesi prima del prossimo 18 marzo e dovrebbero sancire una vittoria di Maliki su metà delle regioni irachene, ma anche un’affermazione, per certi versi a sorpresa, della lista di Allawi. In questa figurano tra gli altri importanti personalità sunnite, come Saleh al Mutlaq da più parti accusato di essere vicino al deposto partito Baath.
L’altro blocco religioso sciita, guidato dall’ex premier Ibrahim Jaafari, indicato alla vigilia come il diretto concorrente di Maliki, per il momento si aggiudica soltanto una delle quindici regioni monitorate dall’istituto iracheno.