La Georgia ha liquidato le elezioni presidenziali in Abkhazia come una «ulteriore oltraggiosa violazione della sovranità e della legge georgiana»: a vincerle il leader storico abkhazo, Sergei Bagapsh.
Si tratta del primo voto dopo il riconoscimento della sovranità della regione georgiana da parte della Russia, e di Nicaragua e Venezuela.
Lo scrutinio delle schede, ancora non completato, assegna allo stretto alleato di Mosca Bagapsh il 59,37 per cento dei voti, quasi il quadruplo del secondo arrivato, l’ex agente del Kgb, Raul Khadzimba, con il 15,44 per cento, che ha contestato i risultati come il frutto di brogli diffuso.