Sergio Cofferati trova ogni giorno un nuovo intralcio sulla strada che da Bologna lo dovrebbe portare a Bruxelles (via Genova). Prima Mercedes Bresso si è detta contraria ad un posto da capolista per Cofferati nel colleggio Nord-Ovest. Poi, sulle candidature in Emilia-Romagna, si è aperto un duro botta e risposta tra il sindaco uscente di Bologna e il segretario regionale PD Salvatore Caronna. Ora anche gli antagonisti si danno da fare: Franco “Bifo” Berardi, leader storico del ’77 – e con ancora un certo seguito in città – sta organizzato dei pullman per andare a Genova e spiegare a centri sociali e cittadini perché non debbano votare Cofferati alle europee.
Intanto anche Internet non sembra amare l’eroe del Circo Massimo. In rete rimbalzano le dichiarazioni rilasciate da Cofferati durante la conferenza stampa in cui annunciò di non volersi ricandidare e di volersi trasferire a Genova per stare con la compagna e il figlio: «Il problema non è Roma né Bruxelles – disse – se andassi, potreste dire che sono un ciarlatano».
Molti internauti chiamano in causa anche il direttore dell’Unità Concita De Gregorio che titolò enfaticamente “La scelta dell’uomo” un suo lungo colloquio col sindaco bolognese: «Lascia il lavoro per amore – scrisse la De Gregorio – Cofferati è un eroe della modernità, un marziano in patria uno che ha fatto un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità. Bisognerebbe dir questo di lui, ma non succederà». Su Facebook è nato un gruppo di “cittadini bolognesi assortiti” che chiedono polemicamente a Concita “un nuovo articolo” sullo sbarco a Bruxelles di Sergio Cofferati.