Soldati e poliziotti filippini hanno liberato un imprenditore svizzero rapito due mesi fa e tenuto prigioniero in una zona remota nel sud delle Filippine. Lo riferiscono militari e dirigenti del governo locale.
Charlie Reith, 72 anni, si trovava in una capanna improvvisata, nella città costiera di Zamboanga, quando stamani all’alba le truppe hanno fatto irruzione nel covo dei rapitori dopo la soffiata di alcuni residenti locali, ha detto l’ammiraglio Alexander Pama. L’uomo ha spiegato che l’imprenditore, nato in Svizzera e naturalizzato filippino, è stato tenuto prigioniero in attesa di un riscatto da un gruppo di rapitori con legami ai militanti islamici Abu Sayyaf o anche dei ribelli del Fronte Moro che operano proprio nella penisola di Zamboanga. Reith era stato rapito il 4 aprile scorso durante una festa organizzata nella sua casa al mare per alcuni visitatori tedeschi.
I rapitori avevano chiesto all’inizio 50 milioni di pesos (1,08 milioni di dollari) per il suo rilascio, abbassando poi la somma a 20 milioni di pesos.
