Francia e Germania sono due paesi “storicamente” nemici, ma adesso la situazione è molto più distesa: il presidente transalpino Nicolas Sarkozy ha infatti invitato il cancelliere tedesco Merkel alla cerimonia per celebrare il 91° anniversario della fine della Prima Guerra Mondiale.
L’11 novembre Sarkozy ha ricevuto la Merkel sotto l’Arco di Trionfo, ed è la prima volta che un capo di governo della Germania ha ricevuto un tale onore. Fino all’anno scorso il presidente francese celebrava questo avvenimento sfilando con i reduci, ma l’anno scorso è morto l’ultimo veterano del primo conflitto mondiale.
Sarkozy ha dunque colto questa occasione per cercare le relazioni franco-tedesche: in questo modo punta a presentarsi come un presidente forte che promuove gli interessi di un’Europa unita.
La cerimonia è stata fastosa, con un gruppo di studenti francesi e tedeschi hanno sfilato con tanto di uniformi impeccabili e bandiere sventolanti. Davanti a un evento così maestoso, l’Eliseo non si è reso conto di aver indicato erroneamente per l’inno nazionale tedesco il titolo di “Deutschland Uber Alles” ( “La Germania sopra tutto”), anche se il versetto che contiene tali parole è stato abbandonato dopo la seconda guerra mondiale.
L’evento ha fornito inoltre a Sarkozy una distrazione conveniente: giunto alla metà dei 5 anni del suo mandato, il presidente francese è ancora una volta alle prese con sondaggi deludente: il 60% dei suoi connazionali ha disapprovato il lavoro che sta facendo.
Inoltre si trova ad affrontare una serie di problemi familiari imbarazzanti, come lo scandalo che ha coinvolto suo figlio Jean, destinato a diventare capo del distretto finanziario de La Defense di Parigi.
Sarkozy è anche di fronte a una rivolta dei parlamentari del suo partito contro il piano di riforma delle tariffe commerciali. E il suo sforzo per portare avanti il programma economico ha avuto come unico effetto una spaccatura all’interno del suo stesso governo.
La sfilza di avvenimenti che segnano le tappe della storia non poteva venire in un momento migliore per Sarkozy: prima di queste celebrazioni, c’erano state quelle per i 20 anni dalla caduta del Muro di Berlino, occasione che gli ha permesso di occupare un posto sul palco con capi di Stato e di governo provenienti da tutta Europa.
Questo evento ha in realtà creato qualche imbarazzo a Sarkozy: nella pagina Facebook del presidente francese è comparsa un’immagine che lo raffigura con un piccone in mano vicino al Muro. C’è voluto pochissimo tempo perché blogger e internauti detrattori del presidente si scatenassero a ipotizzare dove fosse il 9 novembre del 1989.
Ma l’11 novembre Sarkozy è stato ancora una volta sotto i riflettori, ha parlato del cammino «dalla guerra alla pace» e ha proclamato che «insieme alla Germania possiamo fare grandi cose». La Merkel, da parte sua, ha parlato della riconciliazione «che si è sviluppata in amicizia».
L’evento ha comunque mostrato la forza del legame franco-tedesco, che non è mai stato così caldo come oggi. Per anni dopo la fine della seconda guerra mondiale i leader francesi hanno trattato i loro omologhi tedeschi con una certa diffidenza.
Nonostante nel 1963 il presidente francese Charles de Gaulle e il cancelliere tedesco Konrad Adenauer abbiano firmato un trattato di amicizia nel Palazzo dell’Eliseo, il “calore” è venuto dopo: è l’immagine del cancelliere Helmut Kohl e del presidente francese Francois Mitterand, mano nella mano sul campo di battaglia di Verdun, che ha segnato una svolta nelle relazioni franco-tedesche.
