Speculazione e regole finanziarie. Sono stati questi i punti nodali dell’intervento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al G20 di Seul. Dopo aver ricordato la sua lettera inviata sul tema della speculazione, il presidente del Consiglio italiano si è rivolto direttamente ai leader: ”Le attività speculative – ha detto Berlusconi – minacciano la crescita globale e producono un forte impatto negativo sulla vita delle persone. Le materie prime alimentari – ha proseguito – dall’inizio di giugno sono aumentate del 56 per cento. Le materie prime industriali sono aumentate del 27 per cento”.
”Negli ultimi 10 anni si è assistito ad un massiccio ingresso di operatori finanziari sul mercato delle materie prime”, ha sottolineato il premier. ”Nel mercato dei futures petroliferi il numero di contratti si è triplicato ed è scesa dal 75 al 54% la quota di tali contratti riconducibile agli operatori commerciali, teoricamente non animati da intenti speculativi”. Ecco perché, ha proseguito, l’introduzione di regole ”comuni” costituisce una ”priorità”.
”Ripeto – ha ribadito Berlusconi – la lotta contro la speculazione richiede una regolamentazione di questi mercati ancora non regolati. I leader dovrebbero almeno affermare il loro impegno a definire linee guida per la redazione di regole comuni, con l’obiettivo di avere mercati regolamentati trasparenti e che non offrano scappatoie agli speculatori nel settore delle materie prime dell’energia”.
”Ritengo che sia estremamente necessario e urgente – ha aggiunto Berlusconi – che i Paesi del G20 procedano a delle norme che vietino queste speculazioni finanziarie, per esempio vietando gli acquisti futures oppure imponendo che per acquistare il petrolio a consegna futura si impongano dei versamenti che vanno dal 50% in su”.
”Ritengo quindi – ha concluso Berlusconi – che dovremmo dare pieno mandato allo Iosco (Organizzazione Internazionale delle Autorità di controllo dei mercati finanziari, ndr), di definire, insieme agli altri soggetti nazionali e internazionali, le necessarie regole comuni per questi mercati da presentarci per l’approvazione al prossimo vertice sotto presidenza francese”.