Circa un migliaio di dimostranti delle popolazioni native e loro sostenitori hanno manifestato nel centro di Toronto alla vigilia del G8-G20. Non vi sono stati incidenti anche se la manifestazione non era autorizzata.
La marcia è partita dalla sede del Parlamento provinciale per raggiungere poi il centro di Toronto, su Dundas square, per chiedere al governo canadese il rispetto dei loro diritti.
Urlando slogan, suonando tamburi e fermandosi spesso per cantare, il più massiccio gruppo di manifestanti visto finora in questi giorni che precedono i summit internazionali è stato seguito da decine di auto civette della polizia.
Qualcuno dei dimostranti portava cartelli con le scritte: ”Vergogna: condizioni da terzo mondo nelle riserve canadesi” e ”Diritti dei nativi, diritti umani”.
Di fronte al parlamento, Patrick Madahbee – capo del grande Consiglio Nazionale Anishinabek – ha dichiarato che è una vergogna che il Canada non abbia firmato la Dichiarazione delle Nazioni Unite dei diritti degli indigeni. ”Il governo federale – ha detto – sta ignorando noi indigeni”.