NEW YORK – Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha presentato, venerdì 17 agosto, quattro proposte destinate a migliorare la protezione dei palestinesi nei territori occupati da Israele. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Queste proposte, informa Le Monde, sono contenute in un rapporto chiesto dall’Assemblea generale dell’Onu dopo la ripresa degli scontri a Gaza, dove 171 palestinesi sono stati uccisi dai cecchini israeliani da fine marzo.
In giugno l’Assemblea ha adottato una risoluzione che condanna l’uso eccessivo della forza da parte dello Stato ebraico contro i civili palestinesi e ha domandato a Guterres di promuovere l’allestimento di un meccanismo di protezione internazionale nei territori occupati.
Nel suo rapporto il segretario generale ha avanzato quattro opzioni, senza raccomandazioni specifiche. Ha sottolineato che tutte avranno bisogno della cooperazione delle due parti e un duraturo stop alle ostilità.
“La combinazione di una occupazione militare prolungata, delle minacce costanti alla sicurezza, delle istituzioni politiche fragili e di un processo di pace fermo presenta una sfida alla protezione sul piano politico, giuridico e pratico”.
In questo documento di quattordici pagine il numero uno delle Nazioni unite ha declinato le quattro proposte:
- garantire una presenza più solida dell’Onu sul terreno, con degli osservatori dei diritti dell’uomo e degli osservatori della politica incaricati di fare il punto sulla situazione;
- fornire aiuti umanitari e aiuti allo sviluppo al fine di assicurare il benessere della popolazione;
- creare una missione civile di osservazione nelle zone sensibili, come i check-point e presso le colonie israeliane;
- dispiegare una forza di polizia o militare, sotto il mandato dell’Onu, per dare protezione fisica ai civili palestinesi.
“Il modo migliore per assicurare la sicurezza e la protezione della popolazione civile palestinese resta la negoziazione di un accordo globale, equo e definitivo del conflitto arabo-israeliano”, ha sottolineato Guterres.