
LONDRA ā Eā un voto simbolico ma storico. La Camera dei Comuni britannica ha approvato una mozione che chiede il riconoscimento della Palestina come Stato con 274 voti in favore e 12 contrari. Nel documento si chiede al governo di āriconoscere lo Stato palestinese insieme a quello di Israeleā come parte di un ācontributo per assicurare una soluzione negoziata dei due Statiā.
E anche se lāesecutivo non ĆØ vincolato in alcun modo ci potrebbero essere conseguenze a livello internazionale. Il sottosegretario per il Medio Oriente, Tobias Ellwood, ha dichiarato che uno Stato palestinese potrebbe essere riconosciuto solo al momento opportuno. Nel corso del dibattito andato avanti per ore si ĆØ cercato di rivedere il più possibile la versione iniziale della mozione proposta dal deputato laburista Graham Morris, sottolineando come la soluzione dei due Stati sia quella da seguire per risolvere il conflitto israeliano-palestinese.
Il dibattito ha messo in subbuglio la politica britannica. Il premier David Cameron e i suoi ministri hanno scelto la via dellāastensione per evitare ogni polemica. Un portavoce di Downing Street ĆØ stato molto chiaro in proposito: il governo non era disposto a cambiare la sua posizione ā basata sulla soluzione dei due Stati ā nemmeno se fosse stata approvata la mozione.
āContinueremo a collaborare con diversi partner internazionali, Israele e lāAutoritĆ nazionale palestineseā, ha aggiunto. Mentre un portavoce del vice premier e leader libdem Nick Clegg ha affermato che cāerano le ragioni per arrivare a un riconoscimento della Palestina. Inoltre ha espresso sostegno per lāemendamento alla mozione che la definisce come āun contributo per assicurare una soluzione negoziataā del conflitto in Medio Oriente.
Questo per scongiurare le possibili proteste di Israele che giĆ aveva criticato la Svezia, primo grande Paese occidentale dellāUe a rompere gli indugi e a muoversi in modo unilaterale riconoscendo la Palestina. Non mancavano i contrasti invece fra i laburisti che hanno proposto il documento. Il leader Ed Miliband aveva dato il suo sostegno ricevendo però diverse critiche.
A partire dal Board of Deputies, lāorganizzazione ebraica più importante del Paese, che aveva definito lāiniziativa come minaccia alla ripresa dei negoziati di pace. Mentre un gruppo di deputati filo israeliani ĆØ entrato in aperto dissenso con Miliband. Intanto oltre 300 israeliani avevano sottoscritto una lettera inviata ai parlamentari britannici nella quale si chiedeva loro di votare a favore del riconoscimento.
āNoi sottoscritti israeliani, che hanno a cuore il benessere di Israele, crediamo ā ĆØ scritto nella missiva ā che lāesistenza e la sicurezza di Israele dipenda dallāesistenza e dalla sicurezza di uno stato palestineseā. Tra gli oltre 300 ci sono uomini politici, rappresentanti della societĆ civile, attivisti, scienziati e artisti di centro sinistra.