Le elezioni presidenziali nella repubblica georgiana separatista dell’Abkhazia, le prime dopo la guerra russo-georgiana dell’agosto 2008, si sono concluse regolarmente alle 20.00 di sabato 12 dicembre (due ore avanti rispetto all’Italia) con un’affluenza alle 19.30 del 64%.
Per ora è disponibile solo un exit poll del gruppo giovanile Giovane Abkhazia, disponibile al comitato elettorale del presidente uscente Serghiei Bagapsh, che secondo tale sondaggio avrebbe vinto la corsa presidenziale con il 57,5%. Al secondo posto, sempre secondo tale exit poll, il leader del partito di opposizione per lo sviluppo economico dell’Abkhazia, l’imprenditore Beslan Butba (18,5%), seguito dall’ex vicepresidente abkhazo – ed ex agente del Kgb – Raul Khadzhimba (14,8%).
Cinque in tutto i candidati, mentre gli aventi diritto erano 127 mila. «Queste elezioni sono una farsa, sono illegali» ha commentato il ministro georgiano per l’integrazione Temour Yakobashvili.
Il presidente georgiano Mikhail Saakashvili, dal canto suo, si è rammaricato, secondo la sua portavoce, che «l’Abkhazia sia caduta sotto l’occupazione totale della Russia».