La Georgia intende rinunciare all’uso unilaterale della forza ed è pronta ad aprire un dialogo senza condizioni con Mosca. Lo dice in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro il premier georgiano Mikhail Saakashvili, che nel corso di un intervento oggi al Parlamento europeo tenderà la mano alle autorità di Mosca per porre fine alla crisi nata con la guerra del 2008 in Abkhazia e Ossezia del del sud.
”Approfitterò dell’intervento al Parlamento europeo per assumere un impegno di non-uso della forza. E’ un’iniziativa controversa visto che ogni Paese, quando è occupato, ha il diritto se non l’obbligo di battersi, incluso con mezzi militari, per difendere la sua sovranità. Ma io vedo le cose diversamente”, afferma Saakashvili, aggiungendo: ”Non abbiamo alcuna intenzione di usare le armi contro l’invasore in ogni situazione. Non si tratta – continua il premier di Tbilisi – di rinunciare ai nostri diritti ma di spostare la battaglia sul piano ideologico, dell’economia e del diritto. Dobbiamo dar prova di pazienza strategica, che può condurre non solo alla liberazione totale del nostro territorio ma anche a una riconciliazione con la Russia” .
Alla domanda se stia proponendo un dialogo senza condizioni alla Russia, il premier georgiano risponde: ”Sì. In ogni luogo, senza condizioni e a qualsiasi livello. Dobbiamo cominciare a parlare” con Mosca. Per lui, ”non possiamo cambiare la geografia del nostro Paese ma dobbiamo trovare un modo di intenderci con la Russia”. ”La Georgia deve diventare un Paese europeo e un Paese moderno. Non possiamo finire come l’Afghanistan o la Cecenia”, conclude Saakashvili.