Un trionfo per il presidente in carica Mikhail Saakashvili: si riassumono così i risultati delle prime elezioni in Georgia dopo la sconfitta nella guerra con Mosca nell’agosto 2008.
Il partito del capo di Stato ha vinto in quasi tutte le città, e gli osservatori internazionali garantiscono che le elezioni si sono svolte senza brogli, nonostante le proteste dei sostenitori ufficiali del partito in carica.
L’affluenza è stata però bassa, e nelle città più grandi non ha raggiunto il 50 per cento.
Nella capitale Tbilisi il candidato di Saakashvili, Gigi Ugulava ha raccolto oltre il 55 per cento delle preferenze. L’ex ambasciatore delle Nazioni Unite Irakli Alasania, il più rilevante tra gli otto candidati delle opposizioni,ha preso soltanto il 19 per cento dei v0ti.
Nelle amministrative di questa piccola nazione di quattro milioni e mezzo dio abitanti, il Movimento Unito Nazionale del presidente ha avuto complessivamente il 60 per cento delle preferenze.
“Il risultato ultimo è che la democraziia ha vinto in Georgia”, ha commentato Saakashvili.
Ma i critici hanno detto che quanto è venuto fuori dalle urne riflette più che altro la frammentarietà e fragilità delle opposizioni, incapaci di unirsi e presentare un solo candidato comune nella corsa chiave di Tbilisi.
“La scelta dei georgiani sembra più quella di chi sceglie il male minore, ha detto George Kutsishvili, direttore del Centro Internazionale Indipendente sui Conflitti e i Nagoziati. “La maggior forza di Saakashvili è nella disorganizzazione dell’opposizione”.