TOKYO, GIAPPONE – Il Giappone ha deciso di dare il via libera all’export verso gli Usa di pezzi prodotti da aziende nipponiche per la costruzione del jet F-35, di cui ne ha gia’ ordinati 4 entro il 2016 nell’ambito dell’ammodernamento della propria flotta di caccia fino a totali 42 unita’.
Se in Italia l’acquisto dei 90 supercaccia in tempi di crisi e’ motivo di scontro politico, Tokyo approva una deroga pesante al bando delle armi, in base ai principi introdotti nel 1967 dal premier Eisaku Sato: divieto di export verso Stati comunisti, verso Paesi soggetti a embargo di armi in base alle risoluzioni Onu e, infine, verso nazioni coinvolte in guerre internazionali.
Le regole sono state rafforzate in un divieto generale ‘virtuale’ nel 1976, ma da allora ci sono state alcune eccezioni a partire dalla fornitura nel 1983 di tecnologia delle armi agli Stati Uniti, il piu’ stretto alleato del Giappone, seguita poi dalla produzione nel 2004 degli scudi missilistici con gli Usa.
Un ulteriore allentamento e’ di dicembre 2011, quando il governo sotto la guida del Partito Democratico decise di rendere possibile per il Giappone, sotto le pressioni dell’attivismo militare della Cina e la minaccia nucleare della Corea del Nord, la partecipazione con partner internazionali a produzione e sviluppo di armi al fine di aiutare la pace internazionale.
La giustificazione, quanto all’F-35, sarebbe – riferiscono i media locali – è di contribuire a rafforzare la sicurezza nazionale, per quanto oggi il capo di gabinetto, Yoshihide Suga, si sia limitato solo a spiegare che ”siamo in una fase di discussione all’interno del governo su come affrontare la questione in relazione ai ‘tre principi’ sulle esportazioni di armi”.
L’F-35, un jet da combattimento di ultima generazione e invisibile ai radar, e’ stato sviluppato da un consorzio internazionale guidato dalla statunitense Lockheed Martin, ma il governo nipponico si era riservato con Washington l’ipotesi di contribuire con singoli pezzi prodotti in Giappone ed esportati poi negli Stati Uniti, magari arrivando a progettare un caccia costruito per le proprie esigenze.
