Alla fine il premier giappone, Yukio Hatoyama, si รจ arreso e, scusandosi per non aver tenuto fede alla promessa elettorale, ha annunciato che non รจ realizzabile il piano per portare la base Usa di Futemma fuori da Okinawa. Resta valido, invece, il progetto originario di trasferire la struttura militare americana dalla popolosa cittร di Ginowan verso la zona costiera e poco abitata di Capo Henoko, a Nago, sempre a Okinawa, seguendo lo schema dell’accordo bilaterale tra i due Paesi del 2006, che il governo Hatoyama voleva rivedere.
“Siamo giunti alla conclusione che dobbiamo chiedere agli abitanti di accettare il trasferimento della base in una zona vicina a Nago”, ha detto Hatoyama, incontrando il governatore della prefettura di Okinawa Hirokazu Nakaima, a Naha. Una scelta “dolorosa”, per la quale “offro le mie piรน sentite scuse per aver causato confusione ai residenti della prefettura e non essere riuscito a mantenere la promessa di portare via la base”.
Il premier, che ha ribadito l’importanza della “deterrenza” della presenza americana in un’area con la capacitร militare della Cina in crescita e l’imprevedibilitร della Corea del Nord (come l’affondamento della corvetta sudcoreana), chiederร alle prefetture vicine, nella riunione di giovedรฌ prossimo, di ospitare alcune operazioni americane di Okinawa per alleggerire il peso sull’isola che concentra il 75% delle strutture militari Usa nel Sol Levante e circa la metร dei 50.000 militari.
Nakaima, da parte sua, ha replicato che “il trasferimento di Futemma sulla costa di Henoko, vista la situazione attuale, รจ estremamente difficile: il divario tra aspettative della gente e scelta del governo รจ enorme. Mi aspetto che si possa prendere ancora tempo per una soluzione che possa accontentare tutti”. Hatoyama, sempre piรน in difficoltร in vista delle elezioni di rinnovo del Senato della prossima estate, aveva fissato al 31 maggio il termine per presentare una nuova proposta, assicurando il presidente Usa, Barack Obama, e venerdรฌ scorso il segretario di Stato, Hillary Clinton, che avrebbe rispettato l’impegno.
Prima del suo arrivo a Okinawa, il secondo in tre settimane, migliaia di persone hanno manifestato davanti alla sede del governo della prefettura, chiedendo al premier “il rispetto degli impegni” e mostrando cartelloni rossi con un carattere cinese che indica ‘rabbia’. Il sindaco di Nago, Susumu Inamine, ha detto di non volere la base, mentre Mizuho Fukushima, leader dei Socialdemocratici e ministro ‘ultrapacifista’ del governo Hatoyama, ha chiarito di essere “contraria” al piano del premier. (ANSA).
