Due navi cargo italiane, Ropax 1 e Ropax 2, battenti bandiera britannica, sono bloccate ormai da una settimana al porto greco di Corinto a causa una protesta del sindacato dei marittimi che esige l’assunzione di personale locale.
La compagnia Adriatic Lines continua a chiedere al governo di far rispettare un’ingiunzione del tribunale del Pireo che ha ordinato la fine del “blocco illegale” che sta provocando ingenti perdite.
Il sindacato marittimo Pno pretende la totale sostituzione dell’equipaggio romeno delle due navi con personale locale e da martedì 8 impedisce loro di salpare per Ravenna bloccando gli ormeggi e occupando la rampa di accesso.
Il ministero della marina mercantile ha proposto di aprire un confronto tra rappresentanti del Pno e la compagnia italiana, ma la Adriatic Lines sottolinea che esiste un’ingiunzione del tribunale “che non è stata eseguita”. E afferma di essere pronta unicamente a stabilire un’agenda per porre fine al blocco “che contraddice uno dei principi fondanti dell’Ue: il libero movimento di merci, servizi e lavoro trai paesi dell’Unione”.
Ha infine invocato la presenza a un tavolo di rappresentanti delle ambasciate italiana e britannica che stanno già seguendo da vicino gli sviluppi in vista di una possibile iniziativa congiunta.
