
Guerra in Ucraina, niente sarà più come prima, non più Est Europa ma Nord Asia e la Russia finirà in mani cinesi
Sulla macelleria in Ucraina, due o tre cose bisogna pur dirle, giunti a questo punto. Il razzo sui bambini e i civili in fuga da Kramatorsk.
Le promesse della Ursula durante il suo blitz a Kiev (testimone di “una umanità andata in frantumi”).
E poi l’orrore delle fosse comuni, la meschinità di certa propaganda , i soldati russi che dicono “noi non facciamo prigionieri”, le persone “bruciate vive a Izium”, la pioggia di bombe a grappolo, migliaia di profughi disperati alla ricerca di un tetto amico.
E nuove armi in arrivo – come i missili Patriot imbucati in Slovacchia, i missili Stinger spediti dal Pentagono con i Javelin anticarro – che fanno ragionevolmente supporre altre stragi da mettere in conto.
Detto questo, registriamo i cambiamenti profondi che in meno di due mesi si sono manifestati. Ecco cosa è emerso.
IL CONFLITTO
È territoriale più che ideologico. Putin crede che la Russia abbia il diritto sovrano di prendersi quei territori. Dunque non sono d’accordo con quanti considerano questo conflitto uno scontro fra democrazia e regimi autoritari, fra Occidente e Oriente, fra libertà e dittatura.
LA GEOGRAFIA
È già cambiata. Non è più Est Europa ma Nord Asia. Finirà che la Russia emarginata (per carità, è solo una opinione) cadrà in mano cinesi. Le potenze asiatiche sono molto consapevoli e opportunistiche.
LA CINA
Calma, è irrealistico che riveda il suo sostegno a Putin. Pechino lo ha già detto: “Andremo per la nostra strada”. Cioè, alla Cina interessano gli affari commerciali. Tutto il resto è noia.
UN ACCORDO
È possibile. Ma sarà territoriale. Sono dieci anni che Putin cerca di cambiare la geografia dell’area. Non è pensabile che lo zar non abbia in agenda due nomi su tutti: Donbass e Crimea. Il traguardo è vicino. Forse.
METODO KGB
Faranno un processo a Putin per “crimini di guerra”? Mai. Impossibile. Grazie al cosiddetto Metodo KGB. È lo schema usato con successo per coprire i responsabili delle stragi in Siria e del missile contro il Boeing nel 2014. Uno schema basato su ordini a compartimenti stagni. Nessuno conosce il quadro di insieme. Così i livelli superiori si salvano.
LE SANZIONI
Servono, non servono? Una cosa è certa: non minacciano il commercio globale che è ben più ampio del ruolo che in esso ha la Russia. Il commercio globale ha super lo choc della pandemia, le crisi finanziarie, la Brexit, l’11 settembre ed è sempre cresciuto. Perché questa volta dovrebbe fare eccezione?
I RAPPORTI
Non saranno più gli stessi. Quelli tra Europa e Russia collasseranno. È inevitabile.