TEGUCIGALPA 29 MAG L'ex presidente d – TEGUCIGALPA, 29 MAG – L'ex presidente dell'Honduras,
Manuel Zelaya, tornato trionfalmente a Tegucigalpa ieri sera, un
anno e undici mesi dopo il golpe che lo ha deposto nel 2009,
vuole adesso convocare un referendum popolare per cambiare la
nuova Costituzione del Paese centro-americano e per riprendere
il potere. Con in testa il suo famoso cappello, 'Mel', come e'
soprannominato, ha salutato le migliaia di simpatizzanti accorsi
ad accoglierlo all'aeroporto agitando bandiere rossonere del
Fnrp (Fronte Nazionale di Resistenza Popolare). Poi si e'
chinato a baciare la terra.
Zelaya ha definito il suo ritorno in patria ''una vittoria
per la democrazia in America Latina''. Il suo rientro si deve a
un accordo firmato con l'attuale presidente honduregno, Porfirio
Lobo, la scorsa domenica a Cartagena, in Colombia. L'intesa che
pone fine alla lunga diatriba e' derivata dalla mediazione dei
presidenti venezuelano Hugo Chavez e colombiano Juan Manuel
Santos.
''Andiamo alla costituente a recuperare il potere'', ha
esclamato davanti alla folla dell'aeroporto di Tegucigalpa.
Erano ad attenderlo anche il segretario generale
dell'Organizzazione degli Stati Americani (Osa), Miguel Inzulza,
e il ministro degli esteri della Colombia, Maria Angela Holguin.
Zelaya proveniva dal Nicaragua con tre aerei speciali offerti
dalla Colombia, assieme alla moglie, Xiomara Castro, una figlia,
il ministro degli esteri venezuelano, Nicolas Maduro, e parecchi
esiliati che rientravano in Honduras.
Nel giugno del 2009 vi fu in Honduras un golpe
''civile-militare'' proprio perche' Zelaya aveva convocato una
consultazione popolare sulla nuova Costituzione. Oggi l'accordo
di Cartagena permette di nuovo che in Honduras si tengano dei
plebisciti. Zelaya si era alleato a settori della sinistra,
avvicinandosi al Venezuela di Chavez e prendendo le distanze
dagli Stati Uniti.
Zelaya ha dichiarato di non avere piani immediati di puntare
alla presidenza e che passera' qualche giorno con la famiglia in
una fattoria a Tegucigalpa.
La Organizzazione degli Stati Americani conta gia' da
mercoledi' di riammettere l'Honduras fra i suoi membri dopo
l'esclusione ai tempi del golpe, quando Zelaya era stato
svegliato nella notte da soldati armati e spedito
immediatamente, ancora in pigiama, nel vicino Costa Rica. Il
comando militare leggeva poco dopo in parlamento una falsa
lettera del presidente di rinuncia al potere.
'Mel' era pero' riuscito a rientrare clandestinamente in
Honduras e a rifugiarsi nell'ambasciata del Brasile. Nel gennaio
2010 l'appena eletto presidente Lobo, che oggi non ha commentato
il ritorno di Zelaya, gli ha concesso un salvacondotto che gli
ha permesso di esiliarsi nella Repubblica Dominicana. ''Ho solo
un messaggio da dare – ha dichiarato commosso Zelaya il giorno
del suo ritorno – Mai piu' un colpo di Stato, mai piu'''.
