
HONG KONG – Parole dure del cardinale emerito di Hong Kong Joseph Zen Ze-kiun contro il libro bianco che il governo cinese ha pubblicato martedi, riaffermando il controllo di Pechino sulle attività dell’ex colonia britannica. “Voi – ha detto il cardinale in una trasmissione radiofonica venerdi sera, riferendosi alle autorità cinesi – potete legarmi, mi potete portare via, potete tagliarmi la testa, ma non trattarmi come uno schiavo”.
Per il presule, la gente di Hong Kong non dovrebbe “soccombere al destino, ma mantenere la propria dignità ”. Quindi ha invitato tutti a non mettersi in ginocchio dinanzi a Pechino, “altrimenti finirà tutto”. Zen ha anche chiesto ai cittadini dell’ex colonia di partecipare al referendum informale il 20 e 22 giugno, organizzato da Occupy Central (il movimento di protesta organizzato per la democrazia elettiva a Hong Kong), per le elezioni del 2017, che dovrebbero essere a suffragio universale.
All’uscita, il libro bianco ha provocato una ondata di proteste nell’ex colonia britannica. In esso il governo centrale di Pechino ha ribadito come il grado di autonomia dell’ex colonia britannica, restituita nel 1997 alla Cina, sia comunque soggetto all’autorizzazione del governo centrale. Il cardinale Zen, 82 anni, sabato comincia una marcia per la democrazia di 84 ore per tutto il territorio di Hong Kong, per favorire la partecipazione al referendum. “Non c’� spazio per il compromesso – dice – ma è necessario utilizzare un approccio non violento”. Durante la marcia, che terminerà il 20 giugno, il presule sarà accompagnato ogni giorno da 50 cattolici.
