IL CAIRO – L’ex rais egiziano Hosni Mubarak e’ in coma ed e’ stato sottoposto a defribrillazione e respirazione artificiale nella notte tra il 19 ed il 20 giugno. Lo riferiscono all’ANSA fonti della sicurezza, spiegando che al capezzale dell’ottantaquattrenne ex presidente nell’ospedale militare di Maadi ci sono la moglie Suzanne e le due nuore Khadiga e Haidy. Mubarak era stato dato per clinicamente morto dall’agenzia Mena il 19 giugno, ma poi altre fonti hanno detto che Mubarak era in coma.
L’ex rais egiziano Hosni Mubarak e’ ”clinicamente morto” oppure ”tecnicamente vivo”. Fra queste due definizioni si sono alternate tutta la serata le concitate notizie sull’effettivo stato di salute dell’ottantaquatrenne ex presidente egiziano, trasferito di corsa in serata dalla prigione di Tora, dove e’ stato portato il 2 giugno dopo la sua condanna all’ergastolo, all’ospedale militare di Maadi dopo essere stato colpito da un ictus.
Il rincorrersi di notizie e smentite arriva a un giorno dall’atteso annuncio del nome del vincitore delle prime elezioni presidenziali del post Mubarak. Anche se da giorni il fratello Musulmano Mohamed Morsi dice di avere vinto in modo netto, dal campo opposto, quello del’ex premier sotto l’ex rais, Ahmad Shafiq, si risponde dicendo che il vincitore e’ lui. E’ in questa atmosfera tesa e febbrile che arriva la notizia data dall’agenzia ufficiale di stato egiziana Mena della morte clinica dell’ex rais.
Al Ahram ha anche scritto che ai giornalisti e’ stato vietato l’ingresso all’ospedale. Non c’e modo di avere riscontri sulle condizioni di salute dell’ex rais, che da giorni i suoi avvocati davano in coma. Molti hanno pensato che fosse una mossa per fare uscire l’ex rais dalla prigione. Di piu’ difficile lettura gli avvenimenti di questa notte, alla vigilia di un annuncio storico ma davvero pieno di incognite.