“La Chiesa intera guardi a internet con entusiasmo e audacia e i sacerdoti diventino navigatori della Rete, partecipino ai social network e portino la parola di Dio nel grande continente digitale”. È questo l’appello di Benedetto XVI lanciato in occasione della 44esima Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali.
Per Benedetto XVI si apre una nuova era, quella dell’evangelizzazzione del web. “Lo sviluppo delle nuove tecnologie e, nella sua dimensione complessiva, tutto il mondo digitale rappresentano una grande risorsa per l’umanità nel suo insieme”, ha sottolineato Ratzinger nel messaggio reso noto in Vaticano, alla vigilia della giornata delle Comunicazioni Sociali.
I sacerdoti, ha aggiunto, si trovano dunque “all’inizio di una storia nuova e sono chiamati ad un ruolo di animatori di comunità che si esprimono ormai, sempre più spesso, attraverso le tanti voci scaturite dal mondo digitale”.
Anche in questa frontiera, ha affermato il Papa, “deve emergere che l’attenzione amorevole di Dio in Cristo per noi non è una cosa del passato e neppure una teoria erudita, ma una realtà del tutto concreta e attuale”.
«TEMPO DIGITALE» – I sacerdoti – ha insistito Benedetto XVI – devono offrire agli uomini che vivono questo «nostro tempo digitale», anche non credenti e soprattutto giovani, «i segni necessari per riconoscere il Signore». Solo così la «Parola di Dio», ha spiegato, «potrà prendere il largo tra gli innumerevoli crocevia creati dal fitto intreccio delle autostrade che solcano il cyberspazio e affermare i diritto di cittadinanza di Dio in ogni epoca».