Urla la figlia di Giuseppe Cecere, uno dei tre operai di una ditta esterna morti ieri alla Dsm di Capua (Caserta). Lo fa all’interno dell’azienda, a pochi minuti dall’inizio di un’assemblea convocata proprio in seguito alla morte dei tre operai.
”Li comandavate come schiavi”, dice la figlia del 52enne di Capua. ”E’ da ieri che siamo qui e nessuno si e’ degnato di dire ci dispiace”, aggiunge.
Ieri sono morti per asfissia in un incidente sul lavoro avvenuto intorno alle 9,30 a Capua, in provincia di Caserta. Antonio Di Matteo, 63 anni, Giuseppe Cecere, 50, e Vincenzo Russo, 43, stavano lavorando alla manutenzione di una cisterna della ditta farmaceutica olandese Dsm.
Attraverso una nota, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha espresso «la commossa partecipazione al dolore delle famiglie e delle comunità colpite». Il capo dello Stato, recita il comunicato, «raccoglie la diffusa indignazione per il ripetersi di incidenti mortali causati da gravi negligenze nel garantire la sicurezza dei lavoratori in operazioni di manutenzione nei silos simili a quelle che già più volte in precedenza hanno cagionato vittime». «Il Capo dello Stato – conclude la nota – confida nella rapidità e nel rigore degli accertamenti da compiere e nella definizione delle normative di garanzia da adottare e far rispettare».
