
INDIA, NEW DELHI – La leader del partito del Congresso indiano Sonia Gandhi ha lasciato l’ospedale di New Delhi dove era stata ricoverata in serata per un malore. Lo riferisce la televisione Cnn-Ibn. Dopo alcuni controlli, i medici hanno dichiarato che ”sta bene” e l’hanno dimessa. La Gandhi aveva accusato alcuni dolori al petto e un’improvvisa febbre mentre si trovava in Parlamento dove era in corso l’approvazione di una importante legge sulla sicurezza alimentare che beneficera’ 800 milioni di poveri. Come misura ”precauzionale” era era stata portata in una sala di rianimazione del reparto cardio-neurologico dell’ospedale Aiims.
In una giornata definita ”storica” per la lotta alla fame in India, la leader italo- indiana era stata ricoverata lunedi sera in ospedale per un improvviso malore che l’ha costretta a lasciare il Parlamento. Secondo i medici la presidente del Partito del Congresso ”e’ ora fuori pericolo”.
Mentre la Gandhi era all’ospedale Aiims, il principale nosocomio di New Delhi, la Camera bassa ha approvato una legge che prevede un mega piano di distribuzione di cibo al 67% della popolazione, ovvero circa 800 milioni di abitanti. Il provvedimento, chiamato Food Security Bill, e’ uno dei punti principali del programma del Congresso, lo storico partito della famiglia Gandhi, che ha ha come serbatoio elettorale le masse delle campagne indiane.
In un appassionato discorso in lingua hindi e in inglese, la Gandhi ha definito l’iniziativa ”una legge storica per eliminare la fame”. Ma non ha poi potuto assistere alla votazione avvenuta nella tarda serata dopo diverse ore di dibattito per via del malore. Il piano prevede un costo per le casse dello Stato di circa 20 miliardi di dollari, una somma enorme che sara’ difficile reperire in un momento di recessione come quello che sta vivendo l’economia indiana.
Nata Antonia Maino, a Lusiana (Vicenza), 66 anni fa e trasferitasi con la famiglia a Orbassano (Torino) quando aveva tre anni, figlia di un imprenditore edile, conobbe Rajiv Gandhi, figlio di Indira, all’università di Cambridge, e lo sposò nel 1968. Trasferitasi in India, dove ottenne la cittadinanza nel 1983, entrò in politica nel 1991, dopo l’assassinio del marito, per volontà del Partito del Congresso, che voleva mantenere la barra in mano alla “dinastia” Gandhi-Nehru.
Nel 2011 era stata ricoverata negli Stati Uniti per un intervento chirurgico in seguito a una malattia rimasta misteriosa e che, secondo voci non confermate, era un tumore. Da allora, secondo la stampa locale, la sua salute e’ rimasta molto debole, a tal punto che l’anno scorso erano circolate voci su un passaggio di poteri al figlio Rahul, attualmente numero due del Congresso e considerato candidato al posto di primo ministro nelle elezioni del 2014.
