DES MOINES (IOWA) – Mitt Romney, il favorito, in leggero vantaggio su Ron Paul, il libertario acclamato dai giovani, e Rick Santorum, l'ultraconservatore cattolico in fortissima ripresa. Ma soprattutto circa il 40% di indecisi.
E' questa la fotografia dell'elettorato dell'Iowa, secondo gli ultimi sondaggi, poco prima dell'apertura dei circa 1700 Caucus, le assemblee con cui ogni 4 anni qui, nel Midwest, si apre la corsa per le nomination alla Casa Bianca.
Con Barack Obama che punta alla rielezione, la battaglia stavolta e' solo tra i leader repubblicani. Tuttavia, il Presidente di ritorno dalle Hawaii, è anche lui uno dei protagonisti della giornata. Proprio mentre la macchina organizzativa del Grand Old party conteggia i voti, quando in Italia è notte fonda, Obama si presenta on-line ai suoi fan di questo remoto stato agrario. E' il primo discorso dopo giorni di silenzio, durante la pausa natalizia, un modo per rubare la scena alla contesa repubblicana, e ribadire la sua linea a favore della 'middle class' in preda alla crisi economica.
Nel frattempo, i candidati lanciano le loro ultime bordate. Di prima mattina, di fronte a una marea di giornalisti provenienti da tutto il mondo, Romney, assieme a moglie e ai 4 figli, ha ignorato totalmente i suoi competitor, attaccando frontalmente Obama: ''ha fallito su tutto: noi vogliamo tornare a essere la terra delle opportunità e del merito. Lui pensa ad un'America che si trasforma in un Paese europeo, dove lo Stato decide il destino delle persone". Qualche miglio fuori dal centro di Des Moines, poco piu' tardi e' la volta di Michelle Bachmann, vicina ai Tea Party antitasse, Ron Paul e Rick Santorum. Uno dopo l'altro chiedono il voto ai giovani stipati nell'enorme palestra della Valley High School. Qui Mitt Romney ha mandato solo suoi figli.
Se lo stato votasse come questi ragazzi, Ron Paul, il candidato piu' anziano, vincerebbe a mani basse. "Voi avete dei principi e, come me, siete disposti a lottare per loro. Per questa ragione a Capitol Hill, mi trovo spesso a votare da solo contro il parere dei due partiti maggiori. Ma forse – prosegue Paul tra gli applausi – è questa la ragione per cui tanti giovani, come voi, mi stanno sostenendo".
Appare un po' patetica Michele Bachmann, che oggi ha perso anche l'appoggio dell'amica-rivale, Sarah Palin, passata a sostenere Santorum. Con un iPhone in mano ha invitato tutti a seguire le orme di Steve Jobs e a 'fare soldi''. Infine Rick Santorum. Con la sua faccia abbronzata da fattore di campagna, gioca la carta della sua storia personale: ''Mio nonno era un minatore, senza alcuna cultura, che ha lasciato l'Italia nel 1925 perché era contrario al regime di Mussolini''.
''Venne qui – prosegue l'ex senatore della Pennsylvania – si fece una famiglia, e oggi suo nipote corre per la Casa Bianca. Crediamo negli stessi principi: la fede in Dio e nella libertà e la voglia di andare avanti. Sfortunatamente oggi alla Casa Bianca non c'é più chi ha questi valori".
