Pressing degli Usa su Teheran perché si sblocchi la crisi del nucleare. Il mondo «non aspetterà l’Iran a tempo indeterminato», ha detto Hillary Clinton, sollecitando la Repubblica Islamica ad adempiere ai suoi «obblighi internazionali». Il Segretario di Stato americano ha incontrato il ministro degli Esteri britannico, David Miliband, che ha convenuto con lei sul fatto che oggi Teheran gode della migliore occasione mai avuta per stabilire normali relazioni con la comunità internazionale.
Ma «le parole non bastano», ha ribadito Clinton, con lo sguardo rivolto ai negoziati che si terranno il prossimo 19 ottobre a Vienna tra il regime degli ayatollah e il 5+1. Al centro dell’incontro vi è la proposta di far arricchire l’uranio iraniano all’estero e poi farlo rientrare a Teheran.
L’altra scadenza importante è fissata al 25 ottobre, quando gli ispettori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) avranno accesso alla centrale di Qom, la cui esistenza è stata ammessa di recente dal governo iraniano.
