L’ayatollah Khamenei è morto, in Iran questa indiscrezione continua a diffondersi minuto dopo minuto. Dopo due giorni di coma per la Guida Suprema è arrivato il decesso. Da Twitter ai siti di opposizione la notizia è data per vera, ma nessuna fonte ufficiale ha confermato.
Secondo quanto scrivono gli internauti alcuni giovani sono già in festa per le strade di Teheran, la casa di Khamenei è circondata dai pasdaran, i militari di regime che non lasciano avvicinare nessuno. L’accesso all’abitazione del leader è blindato, solo i figli possono entrare.
Dal 1989 è la carica più alta dello Stato, è un servitore della religione e del rigore sciita in tutte le sue forme, ha preso le redini della Repubblica islamica subito dopo la morte del fondatore Khomeini. La rete lo dà già morto, Haaretz è stato il primo quotidiano a rilanciare la notizia, dopo che mercoledì un giornalista americano, Ledeen, aveva annunciato che la Guida Suprema era in coma sul sito “Pajamas”.
Se il mistero sulla morte di Khamenei fosse risolto con la conferma ufficiale a sostituirlo potrebbe essere Ali Akhbah Hashemi Rafsanjani, ex presidente e capo dell’Assemblea degli esperti. Senza la rigidità della Guida Suprema in tanti sperano di potere spingere verso la svolta politica per la Repubblica Islamica, ma la posta in gioco potrebbe essere troppo alta. L’Iran è pronto e soprattutto vuole un’altra rivoluzione?
