
Mir Hossein Mussavi, uno dei leader dell’opposizione iraniana, ha affermato che il suo movimento continuerà a contrastare il governo del presidente Mahmud Ahmadinejad anche ad ogni costo e quindi anche a rischio della vita. «Questo movimento continuerà e siamo pronti a pagare qualsiasi prezzo», ha dichiarato Mussavi secondo quanto riporta il sito riformista Kaleme. «Il governo – ha dichiarato ancora l’ex candidato moderato alle presidenziali – non dovrebbe intimidire la gente al fine di sviarla dal proprio cammino». L’esecutivo di Teheran anzi dovrebbe cambiare la propria politica.
Intanto, un ex-vicepresidente iraniano, il riformista Mohammad Ali Abtahi, è stato condannato a sei anni di carcere in relazione alle proteste seguite alla rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad. Lo scrive il quotidiano Jahan-e Eqtesad precisando che Abtahi è stato informato ufficialmente della sentenza ieri.
Abtahi, vice durante la presidenza di Mohammad Khatami (1997-2005), è uno delle decine di esponenti moderati messi agli arresti dopo le elezioni di giugno con l’accusa di fomentare la protesta di piazza. Il religioso sarebbe l’esponente di maggior spicco a finire in carcere nella repressione dei moti iraniani.
Ali Abtahi è stato rilasciato dietro il pagamento di una cauzione. Lo riferisce l’agenzia ufficiale Irna. Il procuratore di Teheran, Abbas Jafari Dolatabadi, ha reso nota la liberazione. Per la legislazione iraniana, il pagamento di una cauzione per persone condannate è possibile in caso venga presentato appello.
