TEHERAN – Le nuove sanzioni Usa contro l’Iran sono misure ”ostili”, ma come tutte le sanzioni occidentali contro il Paese non avranno alcun effetto sulla sua capacita’ di progredire e perseguire i suoi programmi nell’ambito del suo diritto al nucleare. Lo ha detto il portavoce del ministero degli affari esteri iraniano Rahim Mehanpartarast.  Ieri il presidente Usa Barack Obama ha firmato un ordine esecutivo che consente alle banche americane di congelare beni riconducibili al governo iraniano, alla luce, ha spiegato, ”delle pratiche fuorvianti della banca centrale di Iran e di altre banche iraniane per celare transazioni” con entita’ coinvolte dalle sanzioni.
Le sanzioni occidentali, ha detto  Mehanparast nella sua conferenza stampa settimanale, vanno avanti ”da 30 anni” con l’intento ”di fermare il progresso del popolo iraniano”, ma ”non otterranno il loro scopo”, e anzi daranno luogo ”ad una crescita piu’ veloce dell’Iran”.   Mehanparast ha poi sminuito l’efficacia reale delle nuove sanzioni finanziarie, riconducendole ad ”una guerra psicologica” cui il popolo iraniano dara’ risposta nelle grandi manifestazioni per l’anniversario della rivoluzione l’11 febbraio.
