“Entro Natale” la comunità internazionale dovrà fare “il punto” sulla possibilità di arrivare a un accordo con l’Iran sul suo programma nucleare, mettendo in chiaro che non accetterà di essere “presa in giro”. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in una intervista a Mattino Cinque.
Il titolare della Farnesina ha sottolineato che il negoziato con il “5+1” che si apre giovedì a Ginevra “deve avere un tempo molto definito e molto corto”. “Vedremo quali carte metterà sul tappeto Teheran, se sono carte di un negoziato vero o se traffica per prendere tempo”, ha spiegato Frattini, “ma credo che prima di Natale dovremo fare il punto ed essere chiari: se l’Iran vuole prendere in giro la comunità’ internazionale e fare della tattica non possiamo consentirlo, se ha compreso che può essere un attore regionale e collaborare, allora deve essere trasparente e non deve nascondere centrali nucleari come quella che è stata scoperta solo pochi giorni fa”.
Il ministro degli Esteri ha ribadito che un intervento militare israeliano contro l’Iran “sarebbe una catastrofe”. “Ci sarebbe un effetto domino che coinvolgerebbe l’intero Medio Oriente allargato, non a caso i Paesi arabi moderati come Arabia Saudita, Turchia ed Egitto sono estremamente preoccupati dalla proliferazione nucleare iraniana”.
