Barack Obama puntava ad ottenere il congelamento totale degli insediamenti israeliani in Cisgiordania ma pare che dovrà accontentarsi di uno temporaneo di 9 mesi. Il tutto con l’esclusione di Gerusalemme Est, che Israele non considera una colonia, e delle 2.500 case già in costruzione nei Territori. Questo quanto l’inviato speciale Usa in Medio Oriente, George Mitchell, è riuscito a ottenere mercoledì a Londra da un riluttante premier israeliano Benjamin Netanyahu.
Lo riporta il sito web dell’israeliano Haaretz confermando quanto aveva anticipato mercoledì il britannico Guardian. Netanyahu, ha apprezzato anche l’apertura del presidente palestinese Abu Mazen, che si è detto pronto a incontrare il premier israeliano a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a fine settembre. Si tratta, ha detto Bibi, di un «passo positivo».