
NEW YORK, 1 OTT – “Rohani è un lupo travestito da agnello, l’Iran continua col programma nucleare e vuole la distruzione di Israele, quindi siamo pronti a difenderci da soli”: queste sono le parole dure che ha usato il premier israeliano Benjamin Netanyahu nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu.
Il nuovo presidente iraniano Hassan Rohani è ”un fedele servitore del regime”, il suo predecessore Mahmoud Ahmadinejad era “un lupo vestito da lupo, lui è un lupo vestito da agnello”, ha detto Netanyahu. ”Mi vorrei fidare di lui, ma non posso”, ha aggiunto.
“Per forzare l’Iran a rinunciare al suo programma nucleare militare in maniera pacifica è fondamentale che la comunità internazionale non allenti la pressione su Teheran. Altrimenti Israele è pronto a difendersi da solo, se sarà costretto a farlo“.
“Rohani vuole certamente liberare il suo Paese dalle sanzioni internazionali ma non vuole in cambio rinunciare al programma nucleare militare iraniano: da quando è stato eletto, i ”vasti” sforzi di Teheran per avere armi nucleari sono continuati”.
“In Israele, la nostra speranza per il futuro è sfidata da un Iran con armi nucleari che vuole la nostra distruzione”.
Parole che arrivano dopo quelle altrettanto dure del ministro degli Esteri iraniano Mohammad Javad Zarif, che ha accusato Netanyahu di continuare a mentire sull’Iran e sul suo programma atomico. In un’intervista alla televisione di stato iraniana da New York e alla richiesta di un commento su dichiarazioni rese il 30 settembre dal premier israeliano a Washington, il ministro ha detto che ”da Netanyahu non ci aspettiamo altro che dire menzogne, ordire inganni e alimentare paura”.
”Comunque – ha detto ancora Zarif secondo una trascrizione del suo intervento rilanciata dal sito dalla tv di Stato – ci aspettiamo che i popoli del mondo rispondano a tali menzogne”. Ieri Netanyahu, in una conferenza stampa assieme al presidente americano Barack Obama, aveva ribadito la convinzione israeliana che l’obiettivo dell’Iran sia sempre quello di ”distruggere Israele” con ordigni nucleari, circostanza fermamente negata da Teheran.
”Negli ultimi 22 anni il regime sionista ha sempre mentito sostenendo che l’Iran avrebbe avuto armi nucleari in sei mesi”, ha ricordato Zarif aggiungendo che ”dopo tanti anni il mondo dovrebbe conoscere la realtà” e ”non dovrebbe consentire di prendere in giro la coscienza della comunità internazionale con simili menzogne”. Facendo leva sui ”sanguinosi crimini” perpetrati per 60 anni ai danni del popolo palestinese e sul possesso di armi atomiche da parte di Israele, il ministro ha deprecato che lo Stato ebraico voglia ancora profilarsi ”sostenitore di disarmo” e ”diritti umani”.