– TEL AVIV, 15 LUG – Il 45% degli israeliani teme per il futuro della democrazia del loro Paese. Lo ha rilevato un sondaggio di opinione del quotidiano Yediot Ahronot. Il sondaggio e' stato condotto dopo che la Knesset, il parlamento, ha approvato una legge che prefigura sanzioni verso chi in Israele organizza boicottaggi ''secondo criteri geografici'' (in particolare nei confronti delle colonie in Cisgiordania), nel caso che quelle iniziative causino danni materiali. Da sinistra, quella legge e' stata vista come una grave limitazione della liberta' di espressione. Nel sondaggio di opinione di Yediot Ahronot, la legge ''contro il boicottaggio'' riceve tuttavia il sostegno del 51% degli intervistati ebrei, mentre il 43% hanno espresso parere negativo. Il premier, Benyamin Netanyahu, intanto ha manifestato opposizione all'iniziativa del partito della destra radicale Israel Beitenu di Avigdor Lieberman di avviare alla Knesset una inchiesta ufficiale su finanziamenti stranieri a organizzazioni di sinistra. Netanyahu ha anticipato che mercoledi', quando la Knesset si pronuncera' in materia, i deputati del Likud avranno piena liberta' di voto. Nel sondaggio di Yediot Ahronot, il 35% degli intervistati hanno attribuito proprio alle organizzazioni della sinistra israeliana la responsabilita' della radicalizzazione del confronto politico nel Paese. Il 34% ritengono invece che la responsabilita' ricada sullo stesso Netanyahu e sui deputati della destra nazionalista. .
