Almeno tre persone sono rimaste uccise in una sparatoria a Jalalabad, nel sud del Kirghizistan scosso dagli scontri tra sostenitori dell’ex presidente Kurmanbek Bakyev e i filo-governativi.
Secondo testimoni oculari citati da Interfax, ad aprire il fuoco sarebbero stati i fedeli del deposto presidente: i colpi sarebbero stati esplosi dal tetto di un cinema nei pressi della piazza principale nel centro della città.
Il sud del Kirghizistan è da ieri di fatto in mano ai sostenitori del deposto presidente Bakyev che ne chiedono il ritorno al potere. Oggi i filo-governativi hanno ripreso il controllo del palazzo che ospita l’esecutivo regionale a Osh (seconda città del Paese) occupato da ieri.
Ci sono stati scontri sia a Osh sia a Jalalabad, città natale e roccaforte dell’ex presidente, dove 400 suoi sostenitori continuano ad occupare gli uffici del governo regionale. Alcuni di loro sono armati di kalashnikov.
Intanto nel centro della città si sono radunati circa 2000 filo-governativi, secondo testimoni anche alcuni di loro sarebbero armati.
Il governo provvisorio in Kirghizistan ha convocato un vertice straordinario per discutere l’aggravarsi della situazione nel Paese.
