DUBAI, 19 GIU – L'emiro del Kuwait Sabah Al-Ahmad Al-Sabah ha sospeso i lavori parlamentari per un mese affinche' Governo e Assemblea Nazionale "trovino terreno per una solida collaborazione". Lo riferisce il quotidiano Kuwait Times. L'insolito provvedimento segue di pochi giorni le dimissioni di due ministri, Ahmad Al Rajib (Lavoro e affari sociali) e Mustafa Al Shamali (Finanza), ulteriore segno dell'annoso e spesso improduttivo braccio di ferro tra i poteri legislativo ed esecutivo che caratterizza lo scenario politico dell'emirato petrolifero. Il Parlamento e' stato in passato sciolto nel 1976 e nel 1986 rispettivamente per cinque e sei anni, ed ancora altre cinque volte, quattro dal 2006, preludio di elezioni anticipate.
Non cosi' questa volta, con la sospensione, come prevede la Costituzione, fino ad un mese. Il lasso di tempo, che potrebbe essere ulteriormente esteso visto che il termine coincidera' con il mese sacro del Ramadan, dovrebbe consentire, nelle intenzioni dell'emiro, a far ritrovare un clima di serena collaborazione tra Governo e Parlamento, in carica dal febbraio scorso.
Gli ultimi attriti si sono intensificati in seguito alla richiesta di alcuni deputati che i due ministri riferissero in Parlamento riguardo presunti abusi della loro gestione. Per evitare il confronto, i due si sono dimessi. Non e' tuttavia scemato il clima rissoso. Gli esponenti dell'opposizione mettono in guardia contro una celata manovra che porti ad un futuro scioglimento del Parlamento promettendo proteste di piazze come quelle che hanno portato, il novembre scorso, alle dimissioni del primo ministro, Nasser Al-Sabah in carica ininterrottamente da sette legislature.