ROMA – L'Organizzazione per il bando delle armi chimiche (Opcw) ha confermato che uno stock di armi, ritrovato dal Consiglio nazionale di transizione (Cnt) dopo la caduta di Gheddafi, era composto di armi chimiche non dichiarate.
''Una equipe di ispettori dell'Opcw si e' recata in Libia dal 17 al 19 gennaio 2012 per verificare la presenza di armi precedentemente non dichiarate'', ha affermato l'Organizzazione in un comunicato, precisando che la visita degli ispettori e' stata effettuata su richiesta delle nuove autorita' libiche. ''Gli ispettori hanno esaminato le munizioni, principalmente obici, e hanno determinato che si trattava di armi chimiche e che dunque dovevano essere dichiarate'', si precisa nel comunicato.
Il 28 novembre, il Cnt aveva segnalato ufficialmente all'Opcw di aver trovato armi che potevano essere armi chimiche e che non erano state dichiarate dal vecchio regime.
''Tutto il materiale e' ora conservato in un deposito di Ruwagha, nel sud-est libico, – spiega la nota – nello stesso luogo dove si trova l'iperite e altri prodotti chimici che erano stati dichiarati dal regime di Gheddafi''.
