MALABO (GUINEA EQUATORIALE) – L'Unione africana (Ua) ha deciso che i suoi Paesi membri non coopereranno all'esecuzione del mandato d'arresto lanciato dal Tribunale penale internazionale (Cpi) contro il leader libico, Muammar Gheddafi.
In una risoluzione uscita dal vertice di due giorni di Malabo, capitale della Guinea Equatoriale, i leader africani si dicono ''preoccupati per il modo in cui il procuratore della Cpi gestisce la situazione in Libia, portata all'attenzione della Corte dal Consiglio di sicurezza dell'Onu'', in quanto ''il mandato d'arresto complica seriamente gli sforzi finalizzati a trovare una soluzione politica negoziata alla crisi libica e a trattare le questioni dell'impunità (per i leader libici) e della riconciliazione in modo da tenere conto degli interessi complessivi delle parti in causa''.
La risoluzione dei capi di governo e di stato dell'Unione africana chiede al Consiglio di sicurezza di ''adottare disposizioni con il fine di annullare l'istruttoria del Cpi sulla Libia''.
