TRIPOLI – A Misurata si combatte, con i ribelli che continuano a controllare il porto. Le truppe leali a Muammar Gheddafi hanno ripreso a bombardare Ajdabiya, città a 50 chilometri da Bengasi, riferisce Al Jazeera.
Dai ribelli, intanto, arriva un bilancio delle vittime dall’inizio del conflitto: tra 8 mila e 10 mila persone.
Il segretario di Stato Usa Hillary Clinton ha sottolineato che gli uomini del Colonnello “arretrano” ma restano una minaccia. Dagli Emirati Arabi Uniti arriva la notizia che saranno inviati 12 aerei per contribuire a far rispettare la no-fly zone.
Il Pemtagono ha reso noto che gli Stati Uniti e i paesi alleati che pattugliano la no-fly zone sulla Libia hanno lanciato 16 missili Tomahawk ed effettuato 153 sortite aeree nelle ultime 24 ore. Obiettivi delle missioni sono l’artiglieria, le forze di terra e le strutture di comando e controllo del leader libico Muammar Gheddafi, ha precisato il Pentagono.
Il portavoce del Pentagono ha precisato che oltre ai 16 missili Tomahawk sono state sganciate contro le forze di Gheddafi quattro bombe al alta precisione JDAM (guidate da Gps). Per quanto riguarda le 153 sortite aeree, 67 sono state effettuate dall’aviazione Usa ed altre 86 dai paesi alleati, ha precisato il portavoce del Pentagono.