ROMA – E’ atterrato nel pomeriggio di giovedì 24 febbraio all’aeroporto di Pratica di Mare il primo dei due C-130 dell’Aeronautica proveniente dalla Libia: a bordo 44 passeggeri. Poco dopo le 20:30, quindi, è atterrato anche il secondo volo con a bordo 97 passeggeri, di cui la maggior parte italiani.
Famiglie, giovani, anziani e bambini sono scesi dal portellone posteriore dell’aereo militare. Alcuni dei passeggeri hanno salutato i fotografi e le le telecamere facendo segni di vittoria.
E il racconto dei rimpatriati è quello di una Tripoli dalle due facce, relativamente tranquilla di giorno, spaventosa di notte. ”Non mi sono mai sentito in pericolo – ha raccontato l’avvocato Elio Paris -. Certo ci sono delle zone che sono più a rischio, tipo le periferie, ma io non ho mai messo piede li’. Pensi che io all’aeroporto di Tripoli sono arrivato in taxi. La’ la situazione è brutta, perché c’è una grande confusione, creata dagli egiziani che vogliono tornare nel loro paese”.
Due tecnici italiani di un’azienda che si occupa di impianti elettronici descrivono in termini decisamente più cupi la situazione nella città di Azzawyia dove hanno la loro sede di lavoro. ”Di notte si scatenano. Sia la gente che sta con Gheddafi, sia quelli contro di lui. Spari, grida. La notte non riuscivamo quasi mai a dormire per la paura”.
