BENGASI (LIBIA), 18 NOV – I Fratelli musulmani libici, duramente repressi sotto il regime di Muammar Gheddafi, hanno aperto ieri sera a Bangasi il loro primo Congresso pubblico in Libia in quasi 25 anni.
''E' un giorno storico per noi e per il popolo libico'', ha detto all'Afp Suleiman Abdel Kader, il capo della confraternita in Libia.
Hanno assistito all'apertura del Congresso esponenti dell'esecutivo del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), quali il ministro per gli Affari islamici Salem el Sheikhi e quello della Difesa.
Durante i lavori del Congresso, che dureranno tre giorni, i Fratelli Musulmani eleggeranno un nuovo capo, o ci sara' la riconferma dell'attuale, e discuteranno – ha reso noto Abdel Kader – della strategia da seguire, in particolare se fondare o meno un partito politico.
''Lo Stato (deve essere) civile e la sua identita' (deve essere) l'Islam – ha detto – Non esiste nell'Islam lo Stato detto religioso. Noi vediamo nell'Islam il fondamento della liberta', della giustizia e dell'uguaglianza''.
In precedenza una responsabile del settore femminile della ocnfraternita, Majda al Fallah, aveva esortato le donne ''alla liberazione''. ''Noi chiediamo la liberazione delle donne – ha affermato davanti a una affollata platea – ma senza importare il modello occidentale. Noi vogliamo un modello islamico''.
